Puntata 1 – dalla nascita agli anni ’80

… Gli anni ’70 e ’80 vedono uno sviluppo del gioco incredibile. Iniziano a formarsi associazioni, si giocano mondiali, tornei internazionali, campionati e i giocatori aumentano in modo esponenziale in tutti i paesi dove il Subbuteo è in vendita. Cominciano ad arrivare le scatole divenute poi “mitiche” della World Cup, Munich ’78, International, ecc. La preferita resterà sempre la Club Edition, confezione classica con le due famose squadre una rossa e l’altra blu.

Nel frattempo, il numero delle ref. (le squadre acquistabili) cresce in Italia da 81 fino a oltre 300, ma la crisi è dietro l’angolo e i costi iniziano ad essere elevati per la produzione delle miniature HW dipinte a mano. La Waddington deve trovare soluzioni alternative e più economiche. Nascono così le miniature dette “zombie” (fig.4) per via della

posizione strana delle braccia. Questo tipo di miniatura con l’innesto a tondino anziché a barretta come le HW, era possibile produrlo e dipingerlo a macchina. I giocatori non apprezzarono questo cambio di miniatura e grazie all’intervento di Parodi, si inserì sul mercato nazionale la miniatura “Hybrid” (fig. 5) così detta perché era un ibrido, appunto, tra la HW e la zombie. Una cosa era certa: la HW avrebbe terminato lì la sua storia. Purtroppo la differenza di qualità e appeal delle nuove miniature fece allontanare tanti giocatori che non trovavano più il piacere della simulazione del calcio con miniature giudicate non all’altezza. Solo dopo due anni la Waddington trovò una soluzione che pur non essendo come la HW migliorava nettamente la similitudine al corpo umano e la giocabilità. La nuova miniatura, più leggera e prodotta a macchina, fu denominata LW (light weight – fig. 6) e risultò ben giocabile e apprezzata dai giocatori. Nello stesso periodo fu messo in vendita un nuovo tipo di campo denominato Astropitch. Una superficie molto scorrevole che riportò tanti appassionati al gioco fino agli anni ’90. Grazie alle nuove LW aumentarono il numero di squadre (ref) a catalogo perché era più facile produrle e dipingerle addirittura con i nomi degli sponsor ed i loghi delle società.

Il gioco sta vivendo una seconda giovinezza e sono tantissimi i giocatori. Al mondiale del ’90 addirittura la televisione presenzierà con speciali e riprese. Purtroppo però, nello stesso periodo, la Waddington vende il Subbuteo alla Hasbro, multinazionale americana, che come prima mossa riduce di molto il catalogo e le basi vengono sostituite con delle monoblocco monocolore che non riscontrano grande successo. Le monoblocco, infatti, sono più basse e meno inclini al “girello”, mossa tecnica classica del subbuteista tipo per agganciare la palla difesa dall’avversario. Per contro introducono un modo di giocare nuovo e con risultati per alcuni aspetti anche più spettacolare. Purtroppo, però, i giocatori non sono pronti ad una innovazione così e il Subbuteo comincia a perdere appassionati e, di conseguenza, mercato.

E’ il 1997 quando prende forma un’idea di “table soccer” non monomarca. Nasce il calcio-tavolo e la FISCT grazie al lavoro di Stefano Buzzi, incontrastato fondatore di questa associazione. Il calo di giocatori è comunque ormai incontrollabile complici i giochi elettronici, molto più facili da usare. Questo aprirà alla produzione ed utilizzo di basi di gioco prodotte da produttori di versi dalla Subbuteo e crea un movimento nuovo con l’utilizzo di basi “piatte” e più performanti. Tanti giocatori della prima ora abbandonano definitivamente non riconoscendosi più nel gioco, ma tanti si adeguano ai nuovi materiali continuando a giocare e nuovi giocatori si aggregano al nuovo filone di gioco.

Nella seconda metà degli anni ’90 la Hasbro decide di interrompere la produzione visto il calo enorme di interesse verso il gioco, ma grazie a Parodi che già produceva una serie clone chiamata Zeugo, la Hasbro concesse loro la produzione. Parodi inziò con la produzione di HW dipinte a mano, come ai vecchi tempi e in scatole “nere”, ma i tempi erano ormai cambiati e l’attività fu presto abbandonata. Resta ancora oggi, comunque, la produzione del gioco Zeugo con basi da CDT (calcio-tavolo moderno) e un nuovo produttore, Top Spin, che commercializza una scatola di gioco con basi replica delle vecchie HW.

Oggi il calcio-tavolo esiste ancora grazie a diverse associazioni che ne curano la promozione. Nelle prossime puntate parleremo di FISCT, Old Subbuteo, Lega Nazionale Subbuteo ed altre organizzazioni di giocatori che garantiscono la sopravvivenza del gioco!

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