• Open 32 iscritti
  • Veterani 26,
  • Cadetti 28,
  • Under 19 4,
  • Under 15 5,
  • Under 12 5 iscritti.
  • 23 squadre, nessuna squadra Primavera iscritta e nessuna Juniores.

Questi  sono i numeri della XXIV Coppa Italia di calcio tavolo iniziata sabato 15 febbraio che ha visto i giocatori sfidarsi al Palasport “Bernardo Speca” di San Benedetto del Tronto.

Al sabato mattina sono scesi in campo le categorie Cadetti, Veteran e categorie giovanili, mentre domenica è andata in scena la competizione a squadre.

Numeri bassi rispetto alle edizioni precedenti soprattutto per quanto riguarda le categorie giovanili. A fronte di questi numeri per quella che da sempre è considerata una delle manifestazioni più importanti dell’anno sono necessarie delle considerazioni.

Un’analisi necessaria che io reputo costruttiva e non per criticare, ma per migliorare la situazione odierna.

La domanda che mi pongo è: “come  mai così poche presenze tra gli under?”

Ricordo anni in cui si facevano nelle categorie giovanili più gironi e con il mio Club (Subbuteo Monferrato) si partiva addirittura con il pulmino tanti eravamo. Oggi invece si è raggiunto solo il numero sindacale minimo per ogni categoria fissato in 4 giocatori.

In passato più  squadre giovanili  si sfidavano per la detenzione del titolo vinto o per aggiudicarsela ed ora nemmeno una. Ci sono più fattori da tenere in considerazione. Molti sono i tornei presenti in Italia (penso ai recentissimi internazionale di Mestre e Open di Roma a cui Francesco, mio figlio, ha dovuto rinunciare) e all’estero (vedi il Major a Rochefort in Belgio): un giocatore e una famiglia devono fare delle scelte legate sia agli impegni  che alle spese economiche.

Mi dispiace rimarcare un pensiero già espresso, ma anni fa la Federazione veniva incontro alle famiglie degli under con un rimborso economico. Piccolo o grande che fosse era sempre un aiuto concreto e anche simbolico del sostegno e della presenza della Federazione. Contributo che al momento  fortunatamente si mantiene in occasione delle competizioni mondiali ed europee, ma che deve essere riproposto nei tornei nazionali più importanti (Coppa Italia e Campionati).

Per quanto bella la location di San Benedetto appare scomoda a moltissimi e la provenienza e la presenza dei giocatori parla chiaramente  e non smentisce quanto penso. Pochissimi infatti sono i giocatori del Nord e delle isole.

Sarebbe meglio, trovare anche sedi itineranti e sempre diverse come avveniva in passato e come avverrà a maggio per i Campionati italiani.

Non dimentichiamo infatti che San Benedetto sarà nuovamente la sede ad aprile  delle competizioni a squadre di tutte le serie compresa la serie D.

Molto valida secondo me è stata l’iniziativa attuata nel primo pomeriggio già proposta in passato di coinvolgere gli under presenti in uno stage per permettere loro di disputare più partite, ma non solo. Questo stage delle nazionali giovanili  a cura del selezionatore e Commissario Tecnico della nazionale italiana Alfredo Palmieri ha rappresentato “un momento formativo e di aggregazione”, come scritto sul forum, in preparazione del prossimo mondiale FISTF World Cup 2020, in programma a Roma nel primo week end di settembre.

“Tutti i giocatori under hanno avuto modo di apprendere e sperimentare le dinamiche del gioco a squadre, hanno potuto giocare di più, conoscersi meglio fra loro e avere la possibilità di provare a conquistarsi la convocazione ai  mondiali. Infatti le partite che hanno giocato a piccole squadre di 4 composte da 3 giocatori mischiando le categorie hanno proprio avuto questa finalità e sono state istruttive e funzionali.

Giornata bellissima di sole, clima disteso e amichevole tra i presenti e i risultati delle partite open, veteran e cadetti forniti in tempo reale.

Non giocando, come sapete, ho parlato molto al Palazzetto  soprattutto  con i genitori-under ed ho raccolto dei preziosissimi suggerimenti, pareri inerenti al gioco. Felicissima che tra noi genitori si parli non solo per conversare e far passare il tempo ma per per un confronto spontaneo e costruttivo.

Ecco a Voi i suggerimenti che ho raccolto e che Vi espongo per ascoltare anche il Vostro parere:       

  • creare un ristretto “comitato under” per tenere in considerazione e filtrare il parere dei genitori;
  • organizzare dei “ritiri under” ossia degli stage a cadenza semestrale (2 all’anno ad inizio e fine stagione) della durata di un fine settimana con lezioni sia teoriche che pratiche tenute da personale esperto (e qui ritorno sull’utilità dei Corsi di formazione) o più per stimolare gli under al gioco di squadra, per una loro conoscenza sul campo e per mille altre finalità;
  • scegliere solo alcuni tornei al fine del ranking italiano e per fare il punto della situazione-under;
  • fare delle categorie giovanili in caso di pochi iscritti totali in un unico girone che possa permettere molte più partite da disputare. In questo modo gli under delle categorie giovanili superiori possono mettere al servizio dei più piccoli la loro esperienza e dare qualche insegnamento intanto al fine della classifica le finali verrebbero disputate tra i primi 2 di ogni categoria.

Concludo con i vincitori delle competizioni individuali

  • Ladies vinto da Julia Filippella
  • Under12 da Francesco Manfredelli su Angelo Bisio
  • Under15 da Mattia Ferrante su Francesco Borgo
  • Under19 da Luca Riccio su Alessio Picchi
  • Cadetti da Gianmaria Lena su Roberto Maina
  • Veteran da Cesare Santanicchia su Massimiliano Schiavone
  • Open da Luca Zambello su Fernando Gasparini.

Aspetto come sempre i Vostri commenti.

Marina

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