TRANMERE ROVERS subbuteo

Quando si parla di calcio inglese e di Merseyside, il pensiero va immediatamente ed inconsciamente alle due big di Liverpool, Everton e Liverpool, per l’appunto. In realtà, sempre nella stessa regione, e più precisamente nella cittadina di Birkenhead, affonda le sue radici un club dalla storia ultracentenaria e dall’indubbio fascino: stiamo parlando del Tranmere Rovers che, attualmente, milita in League Two, la quarta serie della Football League.

Birkenhead si trova sulla sponda opposta del Mersey rispetto a Liverpool, più precisamente nella penisola di Wirral, e conta una popolazione di oltre 88.000 abitanti al censimento del 2011.

Una veduta di Birkenhead dal fiume Mersey

Tranmere Rovers

Il Tranmere Rovers nacque come Belmont Football Club quando le sezioni calcistiche di Lyndhurst Wanderers e Belmont, due club di cricket, si fusero per fondare il nuovo club. La prima vittoria per il Belmont è datata 15 novembre 1884 quando la squadra sconfisse in amichevole (i campionati iniziarono solo quattro anni più tardi) per 4 – 0 il Brunswick Rovers.

Quando, nel 1888, partì il primo campionato, la squadra perse solo una delle 15 partite in programma per la gioia del presidente James McGaul, ricco uomo d’affari nonché Major proprio di Birkenhead. Il 16 settembre 1885, prima dell’inizio della seconda stagione, il Belmont F.C. adottò il nome di Tranmere Rovers, dal nome di un villaggio successivamente incorporato nella municipalità di Birkenhead. 

Il Tranmere giocò le sue prime partite allo Steeles Field di Birkenhead ma, nel 1887, il board del club acquistò il Ravenshaws Field dal Tranmere Rugby Club, terreno di gioco che, nel 1895, fu rinominato Prenton Park, anche se 25 anni dopo la squadra si trasferì nell’attuale impianto di gioco.

La squadra indossò inizialmente un kit composto da maglie blu, pantaloncini bianchi e calzettoni blu per poi passare, nel 1889, ad indossare maglie arancioni e marroni e tornare, nel 1904, ad indossare il kit originale.

Nel 1886 il Tranmere partecipò alla sua prima competizione, la Liverpool and District Challenge Cup per poi entrare, nel 1889, nella West Lancashire League e nel 1897 nella Combination League, una lega molto più competitiva, vincendola nel 1908. Nel 1910, continuando a muoversi tra le diverse leghe, il Tranmere entrò nella Lancashire Combination League, mentre, due anni più tardi, il club si trasferì nell’attuale sito di Prenton Park, costruendo una tribuna con una capienza di 800 posti. Il Tranmere vinse poi il Lancashire Combination Championship nel 1914 e Stan Rowlands divenne il primo giocatore del Tranmere ad essere convocato in nazionale per una partita contro il Galles.

Dopo aver evitato la partenza per il fronte dei propri giocatori (molti lavoravano, però, nei cantieri navali), il Tranmere riuscì ad entrare nella Central League in luogo della squadra Riserve del Leeds City. Grazie ad un tempismo eccezionale, il Tranmere fece parte delle quattro squadre della Central League invitate a far parte della neonata Division Three North esordendo, tra l’altro, con una netta vittoria per 4 – 1 contro il Crewe Alexandra a Prenton Park. L’allenatore di quel particolare periodo storico era Bert Cooke che fu, a più riprese, Manager del club per 23 anni, record per i Rovers.

Il Tranmere Rovers nel 1921

Nel 1924, il Tranmere lanciò in prima squadra un ragazzo proveniente dalle giovanili del club, Dixie Dean, il quale esordì all’età di 16 anni e 355 giorni ma collezionò solo 30 presenza con i Rovers anche se condite da ben 27 reti prima del trasferimento all’Everton (con il quale, nella stagione 1927/28, realizzò la bellezza di 60 reti totali) per la cifra record di 3.000 sterline.

Dixie Dean, il miglior marcatore della storia del calcio inglese.

La partenza di Dean fece da prologo a quella di altri giovani di talento che furono ceduti a club di Division One facendo anche crescere la fama di talent – scout (ma anche di grande affarista) di Cooke. Tra i ragazzi ceduti c’era anche tal Pongo Waring che, dopo aver segnato sei gol nella vittoria per 11-1 sul Durham City, passò all’Aston Villa per 4.700 sterline,  club per il quale detiene tuttora il record del maggior numero di reti in una sola stagione.

Agli albori della sua storia, il Tranmere inanellò diversi altri record: nel 1934, un pareggio in FA Cup tra Rovers e Liverpool fu seguito ad Anfield da 61.036 tifosi, allora record di pubblico per una partita che coinvolgeva i Rovers, mentre un anno dopo Bunny Bell segnò 57 reti nella stagione 1933-34, delle quali ben nove nella vittoria per 13-4 nel Boxing Day del 1935 contro l’Oldham Athletic.

Il Rovers vinse il suo primo campionato in Football League nel 1938 con la vittoria della Division Three North e conseguente promozione in Division Two per la prima ed unica volta nella storia del club, in quanto la squadra fu immediatamente retrocessa nella stagione successiva dopo aver vinto solo sei incontri in tutto il campionato.

Il Tranmere Rovers promosso in Division Two al termine del torneo 1937/1938

Al termine della seconda guerra mondiale (durante la quale il terreno di Prenton Park non subì la sorte avversa capitata a tanti altri impianti sportivi), il Tranmere rientrò in Football League nel dopoguerra partecipando alla Division Three North nella quale rimase fino alla ristrutturazione (datata 1958) delle divisioni inferiori della stessa Football League.

Il manager Peter Farrell portò il Tranmere all’11° posto nell’ultima stagione della Northern Section, assicurandosi un posto nella nuova Division Three nazionale, di cui fu nuovamente membro fondatore. La sfida decisiva contro il Wrexham, anch’esso in lotta per un posto nella lega superiore, attirò una folla di 19.615 spettatori, che rimane la più alta affluenza di sempre per una partita di campionato a Prenton Park.

Se in quegli anni il Tranmere poteva identificarsi in un suo giocatore, questi era sicuramente il capitano Harold Bell, il cui esordio in prima squadra avvenne nel 1946, nel primo incontro utile dal termine della seconda guerra mondiale. Da quel momento, collezionò 459 presenze consecutive (fino al 30 agosto del 1955), record per un club inglese fino al 2011. Bell lasciò definitivamente il club nel 1961, anno in cui la squadra fu poi retrocessa per la prima volta in Division Four.

Harold Bell, storico capitano e recordman di presenze con la maglia del Tranmere Rovers

Sono gli anni in cui il Manager del club era Dave Russell il quale decise di modificare la divisa sociale della squadra, ritenuta troppo simile a quella dell’Everton: a questo scopo fece disegnare, sulla maglia da gioco, una striscia completamente bianca che, da quel momento in poi, rimase stampata sulla divisa dei giocatori del Tranmere.

Grazie anche a pesanti interventi sul settore giovanile, Russell riportò i Rovers in terza divisione nel 1967, un anno prima dell’inaugurazione della nuova tribuna principale da 4.000 posti, e raggiunse per la prima volta il quinto turno di FA Cup. Tre anni dopo fu stabilito il record di presenze del club a Prenton Park, quando 24.424 tifosi assistettero al pareggio per 2-2 con lo Stoke City, sempre in FA Cup.

Nel 1972, Ron Yeats fu nominato nel doppio ruolo di Manager e Dirigente del club e una delle sue prime mosse fu quella di intessere forti legami con i vicini del Liverpool allo scopo di ingaggiare le giovani promesse dei Reds ma anche di sfruttare le conoscenze del mondo della Football Association proprie di un club come il Liverpool (si veda l’ingaggio di un talento come Ian St John e del grande Bill Shankly nelle vesti di consulente).

Uno dei momenti più significativi dell’esperienza di Yeats come Manager fu la vittoria per 1 – 0 in casa dell’Arsenal, nel vecchio tempio di Highbury, in uno spareggio di League Cup del 1973. Tuttavia, purtroppo, la gloria fu effimera e il Tranmere tornò in Fourth Division nel 1975, inaugurando uno dei periodi (durato circa 10 anni) più bui della storia dei Rovers con enormi “buchi” nel bilancio ed un’affluenza media a Prenton Park inferiore alle 2.000 unità.

Una fase di gioco dell’incontro tra Tranmere ed Arsenal nello spareggio di League Cup del 1973

Per la stagione 1979/80 si unì al Tranmere, proveniente dagli scozzesi del Motherwell, un giocatore che sarebbe diventata una colonna portante dei Rovers avendo collezionato oltre 500 presenze in campionato in un arco temporale di 17 anni, Steve Mungall che lasciò poi il club solo nell’ottobre del 2000 dopo averlo servito anche in qualità di Manager.

Steve Mungall con la maglia del Tranmere Rovers.

Proprio al termine del campionato 1978/79, una retrocessione in quarta divisione mise il club ad elevato rischio di default con i debiti che aumentarono progressivamente nel corso degli anni ’80 anche l’insolvenza fu evitata grazie a una serie di amichevoli, ai contributi dei tifosi e ad un prestito di 200.000 sterline da parte del Wirral Council, una partnership, quest’ultima, che si rivelò duratura, dato che il logo del Wirral apparve ancora sulle maglie fino al 2011.

Nel luglio 1984 il club fu venduto a un avvocato californiano, rendendo il Tranmere uno dei primi club inglesi acquistati da una proprietà straniera ma, nonostante i tifosi e l’ambiente tutto si aspettassero molto dall’acquisizione, nel 1987 il club entrò in amministrazione controllata, con Peter Johnson, un imprenditore di Liverpool, che ne assunse il controllo e la proprietà.

Quello che sembrava l’inizio della fine, si rivelò un punto di svolta nella storia del Tranmere che, sotto la guida di Mr Johnson, visse il periodo di gran lunga più fortunato della sua storia, in cui il manager John King portò la squadra dal fondo della quarta divisione a sfiorare l’approdo nella massima serie del calcio inglese. Il primo compito di King fu quello di evitare che la squadra finisse in fondo alla quarta divisione, cosa che avrebbe comportato l’ingresso nei campionati dilettantistici ma la salvezza fu garantita solo in occasione dell’ultima stagionale in cui il Tranmere si impose a Prenton Park per 1 – 0 sull’Exeter City.

La prima stagione completa (1987/88) del secondo mandato manageriale di King vide il Tranmere fare la sua prima apparizione allo stadio di Wembley quando si qualificò per il Football League Centenary Tournament. Il Tranmere fu protagonista a sorpresa dell’evento, battendo il Wimbledon e il Newcastle United prima di perdere ai rigori contro il Nottingham Forest, vincitore della manifestazione.

La stagione successiva King guidò il Tranmere alla promozione come secondo classificato in Division Four; nell’ultima giornata di campionato il Tranmere era opposto al Crewe Alexandra con entrambe le squadre che necessitavano di un punto per ottenere la promozione. In pieno spirito anglosassone, le due squadre non si risparmiarono nel primo tempo, chiuso sul punteggio di 1 – 1, ma tirarono i remi in barca nel secondo raggiungendo l’obiettivo desiderato.

La promozione fu sfiorata nella prima stagione in Division Three, perdendo 2-0 la finale dei play-off contro il Notts County, a distanza di soli sette giorni dalla vittoria per 2-1 contro il Bristol Rovers a Wembley nella finale del Leyland DAF Trophy, primo trofeo nella storia del club.

I giocatori del Tranmere Rovers festeggiano la vittoria del Leyland DAF Trophy del 1990

Un elemento chiave del successo del Tranmere in questo periodo fu la forma strepitosa dell’attaccante Ian Muir che esordì con la maglia del club nel 1985, realizzando 180 reti in undici stagioni e diventando il miglior marcatore del club e il primo ad essere stato inserito nella Hall of Fame.

Ian Muir, miglior marcatore di tutti i tempi per il Tranmere Rovers

Nella stagione 1990/91, il Tranmere conquistò la promozione in Division Two per la prima volta dagli anni ’30, grazie ad una vittoria per 1-0 nella finale play-off sui “nemici” del Bolton Wanderers nella magica cornice dello stadio di Wembley. Nella stessa stagione i Rovers parteciparono alla finale del Leyland DAF Trophy, questa volta persa per 3-2 contro il Birmingham City.

Giocatori e dirigenti del Tranmere Rovers festeggiano la vittoria nella finale playoff di Division Three nella stagione 1990/91

Nell’estate del 1991 il club del Merseyside mise a segno un grandissimo colpo di mercato ingaggiando l’irlandese John Aldridge, già stella del Liverpool, dalla Real Sociedad per 250.000 sterline: era l’inizio di un viaggio durato 10 anni nei quali Aldridge mise a segno 170 reti, secondo marcatore della storia del club. Aldridge, nazionale irlandese (30 presenze totali con la divisa verde), fu anche il primo giocatore del Tranmere a segnare in un’ edizione della Coppa del Mondo.

John Aldridge con la maglia del Tranmere Rovers

Nel 1993, lo scozzese Pat Nevin si unì alla squadra, andando a completare un attacco a quattro punte con Aldridge, Malkin e Morrissey e portando il Tranmere a giocare la finale play-off per la promozione nella neonata Premier League in tre stagioni successive; purtroppo le sconfitte con lo Swindon Town nel 1993, con il Leicester City nel 1994 e con il Reading nel 1995, condannarono il Tranmere a rimanere in seconda divisione.  Il 1994, inoltre,  vide il Tranmere raggiungere anche le semifinali di League Cup, dove affrontò l’Aston Villa in una sfida da 180 minuti. L’andata in casa fu vinta per 3-1 dal Tranmere, con il Villa che segnò il suo unico gol al 94° minuto; nella gara di ritorno, i Villans segnarono la rete del 3 – 1 a due minuti dal termine portando la partita ai supplementari prima e ai calci rigore poi: l’errore fatale fu quello di Liam O’ Brien che si fece parare l’ultimo penalty da Mark Bosnich decretando la vittoria della squadra di Birmingham.

Nel marzo 1995 fu inaugurato un Prenton Park totalmente restaurato, con 17.000 posti tutti a sedere, un vero salotto per un club di seconda divisione. Un anno dopo, John Aldridge assume il ruolo di Player Manager ricoprendo la carica per cinque anni ritirandosi dal calcio giocato nel 1999

Nella stagione 1999-2000, nonostante le gravi ristrettezze finanziarie, il Tranmere riuscì ad approdare al sesto turno di FA Cup (sconfitto dal Newcastle Utd per 3 – 2) dopo aver eliminato diverse squadre di Premiership (West Ham Utd, Sunderland e Fulham) e a disputare la finale della Football League Cup 2000 contro il Leicester City, prima finale importante disputata dal club di Birkenhead, nonché ultima finale di Coppa di Lega giocata nel vecchio stadio di Wembley. Matt Elliott segnò la rete del vantaggio per il Leicester prima che Clint Hill del Tranmere venisse espulso per seconda ammonizione. A dispetto dell’inferiorità numerica, David Kelly pareggiò ma ancora Elliot segnò la rete del 2 – 1 definitivo per le Foxes.

Matt Elliott realizza la seconda rete per il Leicester nella finale di League Cup del 2000 contro il Tranmere

Nella stagione 2000/2001 fu reintrodotto il kit completamente bianco; In quella stagione il Tranmere si divertì ancora una volta nelle competizioni di Coppa togliendosi la soddisfazione di umiliare l’Everton per 3-0 a Goodison Park ed eliminare successivamente il Southampton per 4-3 (dopo essere stato in svantaggio per 0-3), prima di arrendersi al Liverpool. Di contro, il Tranmere incontrò enormi difficoltà di campionato con John Aldridge dimissionario poco prima che la retrocessione del Tranmere in Division Two diventasse matematica: per i Rovers si concludeva un periodo di dieci anni in Division One.

Per la stagione 2003/04 è il turno di Brian Little come Manager del Tranmere, un nome di assoluta garanzia visto il pedigree ma che non riuscì a far compiere ai Rovers il salto di categoria a causa di una sconfitta nella semifinale dei playoff promozione. Ad un percorso in campionato tutto sommato discreto ha fatto compagnia un discreto cammino in FA Cup dove il Tranmere arrivò addirittura al sesto turno per poi essere sconfitto, in una gara di replay, dai futuri vincitori del Millwall.

Brian Little, Manager del Tranmere dal 2003 al 2006

Al termine della stagione 2005-06, Little lasciò il club e fu sostituito dall’ex giocatore Ronnie Moore che sedette sulla panchina del club per le successive tre stagioni; i risultanti furono decisamente poco confortanti con un nono, un undicesimo ed un settimo posto finali.

Nel 2009 Moore venne avvicendato con ex gloria del calcio inglese, John Barnes il quale, pur avendo un pedigree di tutto rispetto come giocatore, aveva avuto una sola precedente esperienza manageriale dieci anni prima quando allenò il Celtic Glasgow. Come volevasi dimostrare, il ruolo poco congeniale portò Barnes a lasciare l’incarico dopo soli cinque mesi sostituito da Les Parry, fisioterapista del club, il quale, portando la squadra al 19° posto della classifica finale, riuscì ad evitare per un soffio la retrocessione grazie alla vittoria per 3 – 0 riportata ai danni dello Stockport County.

Anche Parry non durò a lungo sulla panchina dei Rovers, venendo licenziato il 4 marzo del 2012 dopo aver subito una sconfitta di misura contro il Chesterfield con la squadra appena un punto sopra la zona retrocessione. I dirigenti pensarono, a quel punto, di riproporre Ronnie Moore per la restante parte della stagione e i fatti diedero loro ragione con la squadra che vinse sei delle tredici partite finali, guidando il Tranmere a una comoda posizione di metà classifica e concludendo, infine, la stagione nella parte alta della classifica per la prima volta dopo diversi anni. I risultati ottenuti garantirono a Moore un nuovo accordo per un anno, fino alla fine della stagione 2012/13. In realtà, il board del club decise successivamente di prolungare ulteriormente il contratto di Moore il quale, però, si ritrovò coinvolto in un giro di scommesse sportive e, dopo essersi autodenunciato alla Football Association, fu licenziato con la squadra lontana dalle zone calde della classifica. Il suo assistente, John McMahon, prese il posto di Manager ma, proprio in occasione dell’ultima giornata di campionato, un pareggio a Sheffield (sponda United) fu fatale per la retrocessione in League Two e costò il posto a McMahon sostituito da Rob Edwards.

Nel frattempo qualcosa di mosse anche a livello dirigenziale e l’11 agosto 2014 fu annunciato che l’ex giocatore e dirigente capo della Football Association Mark Palios e sua moglie Nicola avrebbero acquisito una partecipazione di controllo nel club dal presidente uscente Peter Johnson con Mark Palios presidente esecutivo del club e Johnson presidente onorario.

Un pessimo inizio della stagione 2014/15, “coronata” da una sconfitta casalinga con il Plymouth Argyle, costò il posto ad Edwards con il conseguente subentro di Mickey Adams che ebbe il mandato di salvare il club dal baratro della Conference (il primo gradino della Non – League); purtroppo le cose non andarono per il verso giusto in quanto la seconda sconfitta stagionale con il Plymouth pose fino a 94 anni di permanenza del Tranmere nella Football League professionistica.

La prima stagione in Conference League, sotto la guida tecnica del nuovo manager Gray Brabin, si chiuse con un sesto posto che non garantì nemmeno la partecipazione ai playoff per la promozione. Decisamente buono l’inizio del torneo 2016/17 con i Rovers che riuscirono ad arrivare persino in vetta alla classifica ma una solo rete nelle 4 partite successive e la sconfitta per 1 – 0 contro il Sutton Utd portarono al licenziamento di Brabin sostituito prima dal suo assistente Paul Carden e, quindi, da Micky Mellon (ex giocatore del Tranmere) in via definitiva. La prima partita con Mellon in panchina vide i Rovers battere il Wrexham per 2 – 0 ed iniziare una lunga cavalcata che, nonostante i 95 punti finali, garantì solo un secondo posto finale, insufficiente per la promozione diretta.

Fu, dunque, necessario passare dai playoff affrontando l’Aldershot Town: nella gara d’andata, nella tana casalinga del Recreation Ground, i Rovers si imposero facilmente per 3 – 0 (rete di James Norwood e doppietta di Cole Stockton), mentre in quella di ritorno il 2 – 2 finale (ancora a segno Norwood e Stockton) garantì l’accesso alla finale di Wembley contro il Forest Green che, però, si impose per 3 – 1 lasciando il Tranmere in Conference.

Un’immagine della finale playoff di Conference 2017 tra Tranmere e Forest Green

Dopo la delusione della stagione appena conclusa, l’inizio del campionato 2017/18 si rivelò decisamente amaro con sole e vittorie nelle prime 12 giornate di campionato con conseguente 18° posto in classifica, decisamente insoddisfacente per i propositi di promozione. L’andamento mutò decisamente nel periodo invernale con 9 vittorie casalinghe consecutive, un periodo interrotto da una sconfitta per 4 – 1 ad opera del Macclesfield Town. La sconfitta, seppur pesante, non ebbe particolari ripercussioni e con 8 vittorie nelle 9 gare successive, il Tranmere si garantì il secondo posto in classifica, proprio alle spalle del Macclesfield, e la relativa qualificazione ai playoff.

Nelle gare di semifinale il Tranmere affrontò la squadra dell’Ebbsfleet Utd e, dopo il 2 – 2 dei tempi regolamentari, una rete di Norwood su punizione ed un’altra di Larnell Cole nei tempi supplementari sancì il 4 – 2 finale che portò nuovamente i Rovers a Wembley a giocarsi la finale per la promozione, stavolta contro il Boreham Wood. Una folla di oltre 16.000 spettatori accolse le due squadre con il Tranmere subito in inferiorità numerica per l’espulsione diretta, dopo soli 54 secondi, di Liam Ridehalgh. Come non fosse successo nulla, una rete di Cook dopo 8 minuti del primo tempo e una di Norwood a 10 minuti dal termine resero vano il punto del pareggio di Andrade segnato all’ottavo minuto di recupero della prima frazione di gioco. Conquistando il primo trofeo in 27 anni, i Rovers fecero il loro trionfale ritorno in Football League.

I giocatori del Tranmere festeggiano il ritorno in Football League al termine della finale finale playoff del 2018

Sotto la presidenza di Mark Palios e la gestione di Micky Mellon, il Tranmere ha giocato in League Two per la stagione 2018/19 e si è classificato al 6° posto, raggiungendo così i play-off. Il 25 maggio 2019, il Tranmere si è assicurato la seconda promozione consecutiva battendo il Newport County per 1-0 a Wembley, con un gol di Connor Jennings al 119° minuto, assicurandosi così il posto in League One per la stagione 2019-20.

Connor Jennings esulta dopo aver realizzato la rete decisiva nella finale playoff di League Two 2019 contro il Newport

Nella stagione successiva, e più precisamente nel marzo del 2020 la squadra si trovava in zona retrocessione, ma con una partita in più rispetto ai rivali più prossimi e con una serie di tre vittorie consecutive. La sospensione anticipata del campionato a causa della pandemia COVID-19 ha impedito di completare la stagione e il 9 giugno i club della League One hanno votato per la decisione di determinare promozioni e retrocessioni sulla base dei punti/partita, una decisione che penalizzò i Rovers retrocedendoli in League Two per la stagione 2020/21.

Con la squadra di nuovo in League Two, Mike Jackson fu nominato manager del Tranmere il 18 luglio 2020 ma licenziato dopo soli tre mesi ed avvicendato con Keith Hill dopo un breve interregno di Ian Dawes. Hill, a sua volta, è stato licenziato nel maggio del 2021, con la squadra comunque approdata ai playoff e successivamente sconfitta in semifinale dal MorecambeIl. Alla fine di maggio 2021 fu annunciato il ritorno di Micky Mellon al club, reduce dall’esperienza scozzese al Dundee Utd ma, nonostante la presenza del figliol prodigo in panchina, il Tranmere non riuscì ad andare oltre un deludentissimo sedicesimo posto in League Two.

Indubbiamente una storia interessante quella di una piccola squadra di una regione rappresentata da squadre di enorme caratura nazionale ed internazionale come Everton e Liverpool ma anche da squadre solo apparentemente di secondo piano come, ad esempio, il Clyde.

Il subbuteo

Cosa dire del Tranmere Rovers dal punto di vista subbuteistico? Purtroppo non molto in quanto la squadra non trova posto nel catalogo delle squadre HW e anche in quello delle LW non ha una ref dedicata in esclusiva. Probabilmente le due ref LW che meglio si identificano con la divisa del Tranmere sono la 447 e la 670.

La prima prevede una maglia bianca con bordi e colletto blu, pantaloncini blu e calzettoni bianchi con bordi blu, mentre l’accoppiata base/inner è solitamente di colore bianco/blu (me si possono trovare diverse varianti)

La ref 447 LW

La seconda si presenta, invece, con una maglia bianca ma con bordi celesti, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi con bordi celesti mentre l’accoppiata base/inner si può presentare con diverse varianti (in foto c’è la variante con due tonalità di blu)

La ref 670 LW

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