LYN OSLO FOOTBALL CLUB

Siamo ad Oslo, antica capitale dello stato dei Fiordi, culla degli dei nordici e del mitico Thor, il Dio del Tuono, figlio di Odino, una città di poco più di 700.000 abitanti (il 12% della popolazione totale della Norvegia) che raddoppiano considerando anche l’intera area metropolitana. La capitale “vikinga” Oslo è situata in fondo allo Oslofjord, un fiordo posto all’interno del bacino dello Skagerrak e quasi tagliato in due dalla penisola di Nesodden nella zona sud del centro cittadino.

Nel contesto dell’area metropolitana si contano almeno 40 isole, la più grande delle quali è Malmøya (area totale di 0,56 km²), e 343 laghi il più grande dei quali è il Maridalsvannet che è anche la maggior fonte di approvvigionamento d’acqua potabile per una vasta parte della zona occidentale di Oslo, principalmente Vestre Aker e Nordre Aker.

Una splendida veduta di Oslo  e dell’Oslofjord

Dalla storia millenaria (si narra di una fondazione nell’anno 1048 ad opera del monarca Harald Hardråde), Oslo ospita attrazioni culturali di tutto rilievo a partire dal Museo Munch al Parco Vigeland, passando attraverso il Museo nazionale di arte, architettura e disegno.

La capitale norvegese, però, rappresenta anche un centro sportivo di primaria importanza; oltre ad aver ospitato i giochi olimpici invernali del 1952, nel cuore della città hanno sede diverse società calcistiche a partire dal Vålerenga, militante nell’Eliteserien, la massima divisione norvegese, il KFUM-Kameratene Oslo, il Kjelsås Fotball e, soprattutto, il Lyn.

Il Lyn 1896 Fotballklubb è una società calcistica norvegese, nonché una costola della Polisportiva Ski- og Fotballklubben Lyn con sede a Oslo, i cui membri gareggiano anche nelle discipline dello sci nordico. Da sempre, il Lyn viene percepito come rappresentante delle classi alte e medie, mentre il Vålerenga, club della zona est, come squadra della classe operaia.

Il club fu fondato il 3 marzo 1896 a St. Hanshaugen e dei tre club che nel 1902 fondarono la Football Association of Norway, è l’unico ancora in attività. Nel primo decennio di vita del calcio in Norvegia, il Lyn Oslo vinse quattro Coppe di Norvegia consecutive dal 1908 al 1911, mentre, in occasione delle Olimpiadi estive del 1936, sei giocatori del Lyn, Arne Brustad, Øivind Holmsen, Fredrik Horn, Magnar Isaksen, Jørgen Juve e Frithjof Ulleberg, rappresentarono la nazionale di calcio norvegese che vinse la medaglia di bronzo, con Juve capitano della squadra; tra l’altro, Jørgen Juve è tuttora il capocannoniere di tutti i tempi della nazionale norvegese.

Jorgen Juve, l’attaccante più prolifico del calcio norvegese
I giocatori del Lyn con la Coppa di Norvegia del 1911

Almeno fino al 1964, la squadra fu considerata una sorta di regina di coppe in quanto si aggiudicò la coppa nazionale anche nel 1945 e nel 1946.

La formazione del Lyn vincitore della Norwegian Cup del 1945. In piedi da sinistra: Marlow Braathen, Knut Osnes, Kristian Henriksen, John Sveinsson, Magnar Isaksen, Arne Brustad. Accosciati da sinistra: Nils O. Andresen, Eugen Hansen, Tom Blohm, Øivind Holmsen, Adalbert Kjellberg.

Proprio il torneo 1963/64 consacrò il club a livello nazionale grazie alla vittoria del titolo al termine di un percorso tutt’altro che semplice, concluso con due punti di vantaggio sul Fredrikstad e tre sul Sarpsborg FK grazie a 10 vittorie, 6 pareggi e due sole sconfitte.

Con Harald Berg e Ola Dybwad-Olsen punte di diamante della squadra, il Lyn si assicurò un’altra vittoria in coppa nel 1967 (impedendo il double al Rosenborg, campione di Norvegia) aggiudicandosi, l’anno successivo (1968) il Double campionato/coppa (vittoria in finale contro il Mjøndalen).

In quello stesso anno il Lyn divenne, inoltre, la prima squadra norvegese a raggiungere i quarti di finale della Coppa delle Coppe, dove fu eliminato dal Barcellona al termine di una drammatica doppia sfida (2 – 3 e 2 – 2) giocata interamente in terra spagnola a causa delle proibitive condizioni climatiche dell’inverno norvegese.

Un’immagine del match di ritorno di Coppa delle Coppe contro il Barcellona

Il double fu una sorta di precoce “canto del cigno” in quanto seguito da un periodo di crisi che culminò nella retrocessione del 1969; anche se la squadra fu promossa di nuovo dopo un solo anno raggiungendo la finale di Coppa di Norvegia nel 1970, il club fu nuovamente retrocesso nel 1973 per poi iniziare, nei 30 anni successivi, a vagare tra le prime tre divisioni del calcio norvegese non riuscendo a giocare mai più di tre anni consecutivi nella massima serie del calcio vikingo.  

Anche quando si varò, agli inizi degli anni ’90, una piccola riforma dei campionati nazionali, il Lyn continuò il suo girovagare tra Premier League (la nuova massima serie) e la Prima Divisione (ossia la cadetteria) con un solo risultato di rilievo, la conquista dell’ennesima finale della coppa nazionale purtroppo persa per 2 – 3 contro il Molde.

Nel 1999, in piena crisi finanziaria, le quote del club furono rilevate dal miliardario Atle Brynestad che, di fatto, salvò il Lyn dal fallimento. Nel 2000, la squadra fu nuovamente promossa in Premier League, dopo aver vinto la First Division con un punteggio record. Dopo essere riuscito a salvarsi nella stagione successiva, nel campionato 2001/2002 restò a lungo in vetta alla classifica per poi cedere nella parte finale ed accontentarsi del terzo posto finale a causa di un evidente calo di forma e della controversa assunzione del nuovo allenatore, Hrvoje Braović.

Dopo un’ulteriore girandola di avvicendamenti in panchina, il Lyn faticò a salvarsi nei due campionati seguenti, riuscendovi solo grazie al capitano Tommy Berntsen, che assunse il ruolo di allenatore dopo le dimissioni di Teitur Thordarson, il quinto allenatore in due anni. Solo nel 2004 la risalita divenne realtà con un sesto posto finale in campionato e la conquista della finale di Coppa di Norvegia persa contro il Brann. Ma è nel torneo successivo che si concretizzano gli sforzi di squadra e società che, anche grazie alla guida tecnica dell’ex giocatore Henning Berg, portano ad un terzo posto finale in campionato condito anche dalla doppia vittoria contro il Rosenborg (in casa non accadeva dal 1968).

Nell’aprile del 2005 il Lyn cedette al Manchester Utd il talentuoso centrocampista nigeriano John Obi Mikel che, parole dell’amministratore delegato del Lyn Morgan Andersen, ha rappresentato il trasferimento più costoso del calcio norvegese fino a quel momento.

Da allora il trasferimento divenne fonte di un’accesa controversia in quanto, grazie ad una clausola contrattuale che prevedeva una percentuale sulla futura rivendita da parte del Manchester, il Lyn doveva ricevere 4 milioni sterline in seguito alla vendita al Chelsea per 16 milioni di pounds. Nonostante un comunicato FIFA che confermava la regolarità dell’operazione con le relative cifre di competenza, il 10 ottobre 2008, il Chelsea annunciò sul proprio sito web l’avvio di un procedimento legale (chiuso con un nulla di fatto) contro il Lyn Oslo e il suo ex direttore Morgan Andersen, nel tentativo di recuperare l’intera somma di 16 milioni di sterline pagata e sostenendo il fatto che il contratto del trasferimento originale fosse basato su una dichiarazione fraudolenta

John Obi Mikel con la divisa del Lyn

Purtroppo, per squadra e tifosi, tempi ancora più duri erano in agguato a causa di congiunture tecniche e finanziarie decisamente sfavorevoli. Nel 2007 il Lyn fu costretto a cedere il talentuoso nigeriano Chinedu Obasi al TSG Hoffenheim per una cifra di 5 milioni di euro, mentre al termine della stagione 2009 la squadra non riuscì a salvarsi dalla retrocessione in Tippeligaen ma, in extremis, riuscì ad evitare il default finanziario.

Nel 2010 il club fu costretto a trasferirsi al Bislett Stadium, in condivisione con lo Skeld (altro club di Oslo di seconda divisione) e, nonostante l’intervento della Ludo (società di Idar Vollvik) nelle vesti di main sponsor, il 20 giugno del 2010 il board della Società dovette dichiarare la bancarotta.

Il fallimento economico fece il paio con quello tecnico con diversi giocatori che lasciarono il club a parametro zero ed integrati con diversi giocatori inesperti provenienti dalle formazioni giovanili. I superstiti giocarono le restanti partite della stagione nel campionato di settima serie (la 6. Divisjon) ma, a fronte di un progetto tecnico ormai depauperato degli elementi migliori, la tifoseria non abbandonò mai la squadra venendo, in qualche modo, ripagato degli sforzi (anche economici) profusi).

Alla fine del 2010, infatti, il club riuscì a sanare la situazione debitoria permettendo alla Federazione di riconsegnare la licenza per la partecipazione al campionato di quarta divisione nella stagione 2011. Grazie alla guida tecnica del finlandese Bredo Olsen, il Lyn ottenne la promozione in 3. Divisjon, dopo una stagione perfetta chiusa addirittura a punteggio pieno per poi guadagnare, in quella successiva, la promozione in 2. Divisjon, dopo aver battuto il Lommedalen per 9-0 davanti a 2.113 spettatori al Frogner Stadion.

Bredo Olsen, tecnico finlandese che ha allenato il Lyn dal 2010 al 2014

Dopo tre stagioni trascorse nella terza serie del calcio norvegese ed i tentativi di promozione nella serie cadetta, una nuova retrocessione al termine del campionato 2015 significò il ritorno in 3. Divisjon dove è rimasto fino al termine della stagione 2022 nella quale squadra e tifosi hanno potuto festeggiare l’agognata promozione in 2. Divisjon grazie al primo posto assoluto in classifica da imbattuti (70 punti totali, 22 vittorie e 4 pareggi).

Il Lyn ha una storia anche dal punto di vista della divisa sociale in quanto l’attuale kit casalingo (maglia con maniche rosse e fronte rosso con ampia fascia verticale bianca nella porzione centrale, pantaloncini blu) non è stato impiegato al momento della fondazione.

Nei primi anni dalla fondazione, infatti, il club utilizzava due kit, uno con maglie a strisce orizzontali bianche/blu e pantaloncini bianchi, e un altro kit totalmente rosso. Le suddette divise furono utilizzate in modo intercambiabile almeno fino al 1906 e, allo stato attuale, non è del tutto chiaro quando sia stato adottato l’attuale kit, che sicuramente già in uso quando il Lyn conquistò la sua prima Coppa di Norvegia nel 1908. I calzettoni sono tradizionalmente rossi anche se ne sono stati utilizzati di bianchi dall’inizio degli anni ’90 fino al 2004. Il kit da trasferta, al contrario, è solitamente di colore blu anche se, nel corso degli anni, se ne sono visti diversi, anche decisamente stravaganti e poco attinenti a storia e colori sociali del club.

Subbuteo

Parlando di divisa, e soprattutto di prima maglia, arriva il link con l’immancabile mondo “verde” del Subbuteo in cui il Lyn è presente, nel catalogo HW con una delle ref più belle e più introvabili dell’intero catalogo, la numero 229 che riprende in maniera estremamente fedele il kit casalingo della squadra norvegese con una piccola deroga sul colore dei calzettoni (bianchi con bordi rossi)

La ref 229 dedicata al Lyn Oslo

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