Ciao a tutti. Non è semplice raccontarsi, molto più facile farsi raccontare da altri! Mettersi allo specchio significa parlarsi e capirsi sapendo che non è possibile mentire a sé stessi!

Sono un “giovane” di quasi quarantasette anni, appassionato sicuramente di calciotavolo, di moto (possiedo una Honda VFR 800 che uso pochissimo, ma che non ho il coraggio di abbandonare) ed un appassionato dilettante di storia del ‘900, in particolare degli anni a cavallo delle due guerre mondiali, fino agli anni ’60.

Non amo particolarmente il calcio, mi sono allontanato da anni, da quando, cioè, mi sono costruito un’idea personale sulla reale validità dei risultati che le varie squadre ottengono sui campi di gioco. Temo che sia tutto troppo manovrato da interessi che hanno annichilito il valore dello sport.

La mia avventura nel mondo del subbuteo (quando iniziai si giocava davvero “subbuteo”) nasce grazie a Carlo Ciraolo, prima amico, poi migliore amico, oggi indiscusso fratello (che si aggiunge quindi a Roberto, mai giocatore e ad Andrea, buon giocatore di calciotavolo che per il momento ha appeso le miniature al chiodo!!).

Ci siamo incontrati grazia alla conoscenza dei nostri genitori, ma conosciuti davvero verso i 15 anni su una panchina di Viale Po dove ogni “compagnia” si radunava e organizzava le serate. Da allora siamo sempre rimasti amici, magari con alti e bassi, con litigate o periodi di silenzio, ma il legame non si è mai sciolto. E’ uno dei pochissimi uomini, esattamente al pari dei miei fratelli, al quale posso dire “ti voglio bene” con sincerità e senza nessuna vergogna.

Subbuteo amicizia!

Comunque, è proprio nel corso dell’adolescenza che scopro che Carlo possiede un campo da Subbuteo in casa, anzi, in una stanza (esagerando, :-D) dietro al garage! Una stanza, però, che viene usata da suo fratello Gaetano, appassionato anch’egli di subbuteo e fondatore del primo club a Cremona ben prima che noi cominciassimo a giocare, e della quale è abbastanza geloso.

Ovviamente non si molla un centimetro e iniziamo ad usare la stanza e fare delle partite, conoscendo il gioco, perfezionandoci e divertendoci incredibilmente. In una serata si facevano almeno 5 partite: “l’andata”, il “ritorno”, la “bella” (a prescindere dai risultati di andata e ritorno), la “bellissima” e la “chi vince questa vince tutto”.

In quegli anni abbiamo sempre giocato solo io e Carlo. La passione era arrivata a livelli così alti che alcuni week-end, una volta riaccompagnate le fidanzate a casa, ci trovavamo nella sua cantina per giocare fino all’alba.

Inizialmente tenemmo nascosta questa nostra attività alle nostre morose, vuoi perché era difficile da far credere che passavamo davvero le nottate a giocare, vuoi perché eravamo ragazzi e ci sembrava forse un gioco da bambini! Quindi proseguimmo i nostri incontri carbonari per lungo tempo. Alla fine, passati molti mesi, ci decidemmo a cominciare a raccontare cosa facevamo nei post uscite con loro e la cosa venne da loro accettata senza grandi patemi.

Fu così che nel 1990 io e Carlo fondammo il Subbuteo Club Stradivari!

Logo AICAT

Inizialmente giocavamo solo in ambito di club, ma nel 1992 scoprimmo l’AICaT (Associazione Italiana Calcio Tavolo) alla quale ci affiliammo grazie a Bacchella, responsabile regionale che per primo ci accolse spiegandoci come era il movimento di gioco organizzato nazionale. A seguire ci affiliammo alla neonata FISCT.

Nel 2000 sospendemmo l’attività del club e lo chiudemmo nella “valigetta”. Carlo per motivi di lavoro era partito per la Sicilia, a me era nata la prima figlia ed i ragazzi che erano venuti per 10 anni ogni giovedì a giocare stavano crescendo e iniziando altre attività!

Nel 2008 il ritorno di fiamma. Carlo si era trasferito dalla Sicilia a Torino ed io, casualmente, trovai un forum di subbuteo online, oggi di proprietà FISCT, al quale mi iscrissi e riscoprii in brevissimo tempo che la passione non si era mai spenta!

Feci qualche telefonata, cercai vecchi amici e ne scoprii di nuovi. Riaprimmo il Subbuteo Club Stradivari e oggi siamo ancora qui.

In questa seconda fase del club, decisamente più matura, mi ha fatto davvero tanto piacere avere un enorme aiuto nell’organizzazione delle attività complementari dei tornei che organizzavamo, da mia moglie Elena.

Insieme a Maurella, moglie di Carlo, riuscivano sempre ad organizzare visite, gite e attività per le mogli/fidanzate/mamme che accompagnavano i giocatori ai tornei cremonesi.

Con il tempo hanno creato un bel gruppo e si sono anche divertite sia quando si trovavano a Cremona che nelle altre città ed in particolare ai tornei federali di Chianciano e San Benedetto del Tronto.

Oggi, forse, c’è un po’ meno passione, forse qualcosa è cambiato. Tanti problemi che sono nati entrando in profondità del tessuto dell’associazione FISCT, di cui facciamo parte da tanti anni, hanno incrinato una visione del calciotavolo che era puramente gioco.

Ma non fa niente. Siamo riusciti a ravvivare il fuoco della passione con altre iniziative. Attraverso questo blog, principalmente, con la creazione di un forum indipendente da qualsiasi etichetta associativa e vivendo il nostro club senza più interessarci troppo delle tensioni dell’associazione FISCT e condividendo progetti ed idee anche con altre associazioni.

In tutta la mia storia, sia subbuteistica che non, c’è una cosa che non è cambiata e non credo possa mai più cambiare. Carlo è sempre qui a divertirsi con il subbuteo insieme a me ed ancora oggi, al martedì sera al club, ci giochiamo una “finale dell’universo” oppure una coppa “bella delle belle” , in tal modo, anche grazie al subbuteo, l’amicizia che ci lega è sempre più salda e profonda.

Ecco, questo sono io nel calciotavolo e questo specchio non è stato poi così cattivo!

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