Vega Cup subbuteo

Ogni tanto è bello provare a fermarsi e cercare di prevedere come sarà il futuro.

A scuola sono stato fortunato ed ho sempre avuto insegnati di storia che sono riusciti a farmela amare e mi hanno sempre detto: “Impara la storia se vuoi prevedere il futuro”. Ecco che ho applicato, dunque, questa tesi al nostro mondo fatto di miniature, campi da gioco in tessuti strani, basi basculanti o piatte, ma un’unica grande passione: il calciotavolo!

Da questa “analisi” ne è uscito qualcosa che sembrerà sorprendete e che farà storcere il naso a molti che bolleranno questo mio articolo come fantasie. Magari avranno ragione, magari no, chi vivrà, vedrà!

Logo Fisct subbuteo

La FISCT

Oggi abbiamo una grande associazione denominata FISCT che da circa 25 anni cerca di dare un senso al suo nome che è “Federazione Italiana Sportiva Calcio tavolo”. Scrivo “cerca” perché nonostante tanta buona volontà, tante idee e tante persone che si sono avvicendate alla guida dell’associazione, alla fine è rimasta quella che era all’inizio, anzi, addirittura riuscendo a perdere anche lo status di Associazione Sportiva Dilettantistica venendo meno la denominazione di “sport” del nostro gioco nel nuovo elenco delle discipline sportive riconosciute dal CONI.

I soci FISCT hanno, giustamente, da sempre una grande fiducia nei vari “dirigenti” che si propongono a gestire la FISCT, ma se andiamo a vedere i numeri di cosa sia questa associazione, ci rendiamo conto che parliamo di poca roba rispetto agli sport riconosciuti dal CONI e che le tante divisioni tra giocatori rendono la situazione davvero al limite del comico. La FISCT dichiara 1600 tesserati. La realtà, però, vede molti meno giocatori attivi e praticamente l’assenza di dirigenti per le associazioni socie. Il ranking conta 511 giocatori OPEN che negli ultimi 18 mesi (consideriamo che il ranking si è fermato a febbraio, con l’inizio della pandemia) hanno partecipato almeno ad un torneo ufficiale e di questi circa 250 hanno giocato un unico torneo! Poi troviamo 150 giocatori VETERAN dei quali circa 60 han giocato un unico torneo. Insomma una situazione davvero poco felice e che ha analizzato molto bene Massimo Balestrieri negli ultimi suoi due articoli: “Statistiche Subbuteo individuali” e “Statistiche Subbuteo a squadre“.

Ciò che desidero vedere, però, non sono i numeri, ma la percezione che abbiamo di noi stessi come giocatori. Con chiunque parli, all’interno della FISCT, ti dice che “Noi siamo la FIGC del calciotavolo”. Abbiamo tornei nazionali, internazionali, campionato di Serie A, B, C e interregionale di D. Poi abbiamo il campionato italiano individuale e la Coppa Italia! Ed è verissimo!

Cosa manca? Attività promozionale, dirigenti di associazione, corsi di formazione, progettualità, marketing, settori giovanili… insomma tutto ciò che non è gioco!

La Lega Nazionale Subbuteo

lega nazionale subbuteo opes italia

A Roma, due anni fa, nasceva la Lega Nazionale Subbuteo (LNS) sulla spinta dell’Ente di Promozione Sportiva OPES Italia. La LNS si presentava al mondo subbuteistico non tanto come contenitore “sportivo”, ma come interlocutore per andare a cercare di riaprire un dialogo con il CONI seguendo le procedure istituzionali.

Per chiunque avrebbe potuto essere un’ottima cosa, ma non per l’unico interlocutore che ne avrebbe davvero beneficiato: la FISCT!

In quel periodo ne abbiamo sentite di tutti i colori da parte FISCT: da gente che gridava all’O.P.A. (che faceva già ridere solo a sentirlo), ad altri che gridavano all’attentato al reame, altri ancora che erano dubbiosi sulla reale capacità dell’EPS in questione e infine qualcuno che era riuscito a vederne i potenziali vantaggi per la FISCT. Alla fine il direttivo dell’epoca intervenne addirittura sullo Statuto (con regole tutte da discuterne la reale legalità) per bloccare eventuali condivisioni di gioco con questa nascente organizzazione arrivando a varare un ridicolo “regolamento incompatibilità” che di nella teoria cercava di tutelare la FISCT, in realtà era un pastrocchio senza capo né coda.

Ovviamente da parte LNS non stettero a guardare e la “battaglia” che ne seguì fu davvero un triste momento che ricordava tempi passati quando a fronteggiarsi erano sempre la FISCT vs l’OLDSUBBUTEO.

Ma nel concreto cosa offre la LNS Opes Italia? Il presidente Mauro Simonazzi in più occasioni ha spiegato che LNS Opes Italia è un canale di comunicazione istituzionale con il CONI che segue le procedure corrette per ambire ad essere riconosciuti almeno come disciplina sportiva, offre corsi di formazione riconosciuti dal CONI, potrebbe mettere in cantiere il progetto “arbitri” (frutto proibito di tutti i direttivi FISCT degli ultimi 8 anni) e tutti i servizi di un primario EPS che gestisce decine di sezioni di altri sport, centinaia di associazioni sul territorio nazionale di attività ludiche come la nostra.

In tutto questo la FISCT dove è andata a parare? Nel più piccolo EPS del panorama nazionale, nato per uso interno loro e che ancora sto cercando di capire cosa ci può dare. Sicuramente la foto dell’onnipresente salvatore del subbuteo nazionale è andata ovunque, ma successivamente nessuno del direttivo passato (prima delle dimissioni a raffica), dopo questa “grande” alleanza, si è degnato di spiegare i benefici che ne sarebbero derivati.

Logo Oldsubbuteo

OLDSUBBUTEO

L’oldsubbuteo è principalmente una grande comunità di giocatori che sembrano poco organizzati, ma in realtà lo sono e anche bene! A differenza di altre organizzazioni la loro base è non avere un vero e proprio gruppo dirigente, ma un “Council” (come lo chiamano) che definisce come i cosiddetti “olders” devono comportarsi, organizzare e gestire i loro club. Sono fondati sul subbuteo come gioco puramente aggregativo e professano il non agonismo. La democrazia non è fondamento della comunità oldsubbuteo.

La realtà è molto diversa, però. Come chiunque giochi a qualcosa che preveda di vincere, quando gioca si impegna e non ci sta a perdere. Diciamo che il calciotavolo degli olders è più un tentativo di emulare gioco “da cameretta” che si faceva quando si era preadolescenti e spesso ciò che vendiamo ai loro tornei sono proprio preadolescenti dai 40 ai 60 anni! A bordo campo si possono trovare amuleti, striscioni in miniatura, cellulari che riproducono rumori di curve, insomma si divertono e fanno bene. Poi vogliono anche vincere, ma questo è umano anche se non lo ammettono 🙂 .

Caratteristica fondamentale per poter essere “olders” è giocare con materiale originale o replica di materiale anni ’70/’80. Il regolamento a volte è optional e più o meno ognuno ha qualche variante personalizzata delle regole ufficiali che vuole categoricamente applicare nei tornei.

Oggi moltissimi “olders” si sono trasferiti in FISCT dopo che la stessa ha cominciato ad organizzare campionati e tornei replicando quelli organizzati per il calciotavolo. In pratica la parte agonistica dei giocatori trova sfogo in FISCT che di fatto gestisce due circuiti identici, ma giocati con materiali diversi. Anche in questo caso il “Council” oldsubbuteo ha accettato sua malgrado questa emorragia di giocatori e club bollandoli, in diversi casi, come “indesiderati” tra le fila old ed impedendogli la partecipazione a tornei del loro circuito.

Il giocatore occasionale

Dalla nostra analisi escludiamo volontariamente le migliaia di persone che giocano a casa o con qualche amico. Anche se ci vengono raccontate, da chiunque si presenti alla guida della FISCT, ricette che coinvolgeranno migliaia e migliaia di persone che comprano subbuteo (quello vero), sappiamo che non succederà mai a meno che non scenda in campo la Giochi Preziosi con investimenti ed organizzazione. A quel punto saremmo spazzati via.

IL CALCIOTAVOLO 2.0

Limitiamoci, però, alle 3 organizzazioni sopra descritte che indubbiamente accolgono al oro interno giocatori che desiderano mettersi in gioco, confrontarsi e fare del calciotavolo una disciplina di gioco vera (ognuno con le sue motivazioni).

Come potrebbe essere una possibile evoluzione?

Fantastichiamo!

La FISCT, finalmente, trova un gruppo dirigente in grado di vedere al di là del gioco e limita l’organizzazione degli eventi ad un responsabile coadiuvato da un pool di persone che lui sceglie. I vari dipartimenti (Marketing, Sviluppo, Regioni, ecc.) si mettono davvero a studiare la situazione di “mercato” e sviluppano piani strategici di promozione rendendosi conto che non hanno speranza se continueranno a lavorare da soli o affidandosi a “amici che conoscono amici che conoscono il cugggggino del ministro”.

La LNS Opes Italia presente un progetto serio ed articolato a tutti gli attori, esperti nel gioco, ma assenti nell’organizzazione propria di un EPS. Il Consiglio Direttivo FISCT analizza la proposta e tenta il salto affidandosi all’esperienza dell’unico EPS che ad oggi ha dimostrato interesse reale verso il gioco al punto di crearne un settore nazionale. Il Council oldsubbuteo bolla come “ridicola” la proposta LNS Opes Italia in quanto loro “sono diversi” e vivono il gioco come un piacevole passatempo (avendone tutto il diritto, ci mancherebbe).

La collaborazione che lega FISCT e LNS Opes Italia diventa operativa e l’EPS inizia un lavoro sia dal punto di vista di proposta al CONI della disciplina sportiva “calciotavolo”, che di organizzazione dei propri esperti i quali, insieme ai referenti FISCT, attivano progetti di formazione dei tecnici e specializzazione delle figure dirigenziali, condividono e definiscono progetti scuola seri ed articolati con finalità di crescita e sviluppo, organizzano convegni annuali e beneficiano della possibilità di accedere a meeting per la ricerca di sponsor e finanziatori.

Il mondo oldsubbuteo prosegue la sua attività anche se una grandissima parte della sua comunità gioca ormai sia in FISCT che in Oldsubbuteo ed il council deve necessariamente fare di necessità virtù accettando la nuova situazione e liberalizzando di fatto i giocatori. Si rinnova il Council e finalmente anche il mondo oldsubbuteo entra nel gruppo FISCT e LNS Opes Italia non rinunciando alla propria indipendenza, ma anzi, diventando un partner strategico per la promozione e il mantenimento della tradizione.

La nuova realtà formata da tre organizzazione getta le basi per un’unica grande associazione che, grazie alla specializzazione ed allo sviluppo, entrerà a far parte dell’osservatorio CONI come nuova possibile Federazione.

Bene, siamo alla fine. Da adesso in poi lascio a voi prevedere quale sarà il futuro del calciotavolo subbuteo in Italia. Ho peccato di ottimismo? Decisamente! Probabilmente mi sono lasciato trasportare dal sentimento e dalla convinzione che potremmo essere qualcosa di ben più importante, ma ci limitiamo a fare quattro partite con i nostri amici, essere convinti di essere i “Ronaldo” del calciotavolo e ancora troppi pensano: “Quando smetto io, chissenfrega”.

Sarebbe un bel futuro, però…


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3 pensiero su “Il calciotavolo del futuro…”
  1. Alcune precisazioni sulla parte relativa all’Old Subbuteo.
    L’Old Subbuteo non è una democrazia perché non ha tesserati, ma solo iscritti al forum o frequentatori, più o meno informali e volubili, degli Old Subbuteo Club. Anche volendo, non ci sarebbero vie praticabili. A dirla tutta è una democrazia all’interno di un’oligarghia composta da chi si è sbattuto e si sbatte per l’Old Subbuteo. Meno ideale (che poi il mondo reale avrebbe da dire e spesso dimostra il contrario), ma più pratica.Da non dimenticare che gli Old Subbuteo Club possono esprimere le loro opinioni e che, per quanto non vincolanti, sono tenute in considerazione.

    Si gioca a Subbuteo per mettere la pallina nella porta avversaria e chi lo fa di più, vince. Nessuno nell’Old lo nega. Quello che all’Old non piace, e che cerca di mitigare, sono l’esasperazione di vincere, il portare la vittoria al di fuori della partita, il metterlo in primo piano rispetto al divertirsi, l’uso e l’abuso dei mezzi per vincere.

    Il regolamento è uno (imitato, anzi copiato, anzi sottratto da altri) e viene applicato al completo in tutti gli eventi e in tutti gli Old Subbuteo Club. Non è un optional, Non ci sono varianti (non confondiamo la cosa con il fatto che chi gioca in solitario a casa propria fa e usa quello che vuola).

    “Moltissimi Olders si sono trasferiti in Fisct”. Insomma, non proprio moltissimi. Persone che prima giocavano solo nell’Old e che adesso giocano solo in Fisct o in entrambe sarà un 5%, magari un pochino di più. Non confondiamo con i gruppi che si sono staccati dall’Old, ma che si fanno semplicemente i fatti propri e non sono più riapparsi.

    Indesiderati? Ecco qui ci starebbe proprio la rettifica a quanto scritto perché NON è vero. L’Old Subbuteo NON vieta a nessuno di giocare da altre parti [ci sono molti tesserati Fisct che partecipano regolarmente alle attività degli Old Subbuteo Club e agli eventi Old Subbuteo senza problemi]. Chiede solo a chi ha un qualunque ruolo di rappresentanza nell’Old (che poi è 1 – leggasi uno – componente per ogni Old Subbuteo Club, il Referente, e ai moderatori del forum) di fare una scelta di coerenza: se rappresentare l’Old o giocare altrove (oltre che nell’Old). Gli “indesiderati” che non possono partecipare sono solo coloro che hanno insultato in maniera colorita (per iscritto in giro per la rete) l’Old Subbuteo o che hanno avuto pessimi comportamenti (tipo rissa o molestie o minacce di morte) in qualche evento o che si sono sempre operati per “far estinguere l’Old e sedurre i suoi partecipanti per aumentare i nostri numeri” (anche qui parole messe in rete). Non hanno nulla a che vedere con il giocare altrove.

    Quanto al futuro dell’Old che viene sperato… come era quella frase: “Mi unirò a te quando gelerà l’inferno.

    Saluti
    Otrebla – La Direttrice del forum Old Subbuteo

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