Buon pomeriggio a tutti i miei lettori…

Questa settimana vorrei fare con Voi un viaggio virtuale nello spazio ed atterrare non sul PIANETA UNDER ma sul quello poco distante: il pianeta GENITORI. Come avevo anticipato nel mio articolo precedente oggi provo a parlare di cosa vuol dire essere genitore nella società attuale.
Spero di non apparire presuntuosa nel dire che ho una certa esperienza in merito: sono genitore di tre ragazzi, sono un’insegnante e sono una figlia. In più ora che sono in vacanza al mare osservo da sotto il mio ombrellone le varie tipologie di famiglie con figli che ogni giorno ho vicino.

Inizio con una frase fatta: non ci sono più i genitori di una volta!!! I genitori, per intenderci, come i miei, con un cui avevo sicuramente un buon rapporto, ma senza alcuna confidenza, complicità e “amicizia”. E questo cambiamento e’ positivo in quanto c’era, forse, troppo distacco. Ora però, per voler essere “amici” dei propri di figli si rischia di perdere un valore fondamentale: il rispetto nei confronti dell’adulto e di essere ascoltati. Lo vedo in classe ogni giorno e lo osservo anche in spiaggia con famiglie che non conosco: i figli non ascoltano le parole dei genitori, fanno spesso ciò che vogliono, di conseguenza i genitori urlano, urlano tanto…. ma servirà poi urlare contro un figlio, alzare la voce, ottenere l’ubbidienza anche con punizioni verbali e corporali? Io dico di no, anzi sono convinta che i ragazzi apprendano a loro volta questa modalità’ relazionale diventando più aggressivi e chiusi. Infatti ogni tipo di comportamento viene appreso, quindi anche quelli negativi ed il bambino avrà imparato a comportarsi solo in base a quella che potrebbe essere la reazione dell’adulto.

C’erano una volta i genitori…

A mio avviso bisogna trovare, come in tutte le cose, un giusto equilibrio e puntare molto sulle parole, sulle motivazioni e spiegazioni. Il bambino impara così a prendere una decisione non per evitare una punizione o perché ha paura della reazione dell’adulto, ma perché frutto di un ragionamento. Questo metodo, secondo me, può sembrare difficile da applicare, ma e’ sicuramente utile per formare degli adulti responsabili,equilibrati e rispettosi.
Non dimentichiamo che i genitori oggi sono figli a loro volta. Non è facile essere buoni genitori ora, ma sono convinta che ognuno deve dare il massimo, impegnarsi e creare con il proprio figlio un rapporto fatto di amore, complicità, unione e rispetto. I figli, come ha detto una volta un mio amico del circuito subbuteistico, ti completano e ti arricchiscono!

Ora ho bisogno del vostro aiuto, amici!
Ho quasi esaurito gli argomenti per la mia rubrica PIANETA UNDER: chi di voi mi aiuta consigliandomene uno per la settimana prossima? (…non pensate “meglio, così non scrive più!!!)! 😄

Marina

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